Cala Luna
A metà tra Baunei e Dorgali, simbolo della Sardegna Orientale e fascinoso monumento naturale conosciutissimo in tutto il mondo, c’è Cala Luna, una lingua di sabbia finissima caratterizzata da falesie alte 300 metri che la circondano, da acque turchesi che la lambiscono, accarezzandola dolcemente, e da grotte che, oltre a fornire refrigerio nelle calde giornate estive, rendono il paesaggio suggestivo. Ah, questa curiosità interesserà agli appassionati di Instagram: da queste ultime si possono fare delle foto splendide, che fanno apparire il mare quasi chiuso in un’ampolla. L’effetto “wow” è assicurato presso questa bellissima spiaggia che ogni anno attira migliaia di turisti: parte dell’effetto scenografico attira-turismo è dato proprio dalle insenature che impreziosiscono il luogo, dandogli un aspetto selvaggio.
Raggiungere Cala Luna via mare
Ti stai chiedendo come raggiungere questo spettacolare posto da favola senza troppo impegno, quindi via mare? Eccoci, ora ti sveliamo il modo e le diverse modalità di prenotazione.
Cala Luna si può raggiungere con barche private o con i natanti che quotidianamente offrono un servizio di trasporto alle spiagge della Costa di Baunei dai porti di Arbatax e Santa Maria Navarrese.
Raggiungere Cala Luna via terra
Un sentiero di media difficoltà è quello che parte da Cala Fuili (raggiungibile in auto o in bici da Cala Gonone). Dopo un’ora e mezza di saliscendi lungo la costa, si potrà arrivare a toccare la sabbia morbidissima di questa mezzaluna spettacolare. In alternativa, un altro percorso – più difficile, eh – si trova svoltando al chilometro 172 della SS125. Si dovranno percorrere dieci chilometri lungo una strada molto stretta fino a Telettotes, da qui a piedi altri dieci chilometri lungo la Codula di Luna. La terza via è quella che percorre la carrareccia, da imboccare all’altezza del monte Malopès. Otto chilometri in auto, poi un ripido sentiero a piedi fino alla Codula a due chilometri dalla spiaggia.
Curiosità su Cala Luna
La bellissima spiaggia, lunga 800 metri, è la foce di un torrente – Codula di Luna – che si origina dalle pendici del monte Oseli. Alle sue spalle, contornato da un boschetto e dalla macchia mediterranea, è presente un laghetto naturale. Nel 1997 una violenta alluvione si portò via quasi tutti gli oleandri, in passato simbolo di questo posto ameno. Da allora, ne sono ricresciuti diversi, che ora svettano, giovani e slanciati. Presso la Cala, è possibile vedere volare l’aquila reale, il falco pellegrino e il gabbiano corso.
Cosa vedere nelle vicinanze?
Una delle attrattive più interessanti del Golfo di Orosei è la Grotta del Bue Marino. “Bue marino” come i pastori chiamavano… la foca monaca, che all’epoca in cui le insenature vennero scoperte contava una colonia molto numerosa e usava gli anfratti per svezzare i propri cuccioli.
La grotta, una spettacolare unione tra mare e montagna che rientra nel sistema carsico Codula di Luna
Cala Luna come “spiaggia da film”
Anche Cala Luna venne scelta da Lina Wertmuller per il film del ’74 “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”. La bellissima spiaggia a mezzaluna è presente anche nel remake del film con Madonna. Cala Luna appare anche ne “Di quanta terra ha bisogno un uomo” (1968) del regista Hans – Jurgen Syberber e in alcune scene de “Il signor Robinson – Mostruosa storia d’amore e d’avventura” (1976), diretto da Sergio Corbucci.