Situato nella parte meridionale dell’Ogliastra, a circa 500 metri sul livello del mare, Perdasdefogu si mostra affascinate per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta, grazie ai suoi vari corsi d’acqua, che in alcuni periodi dell’anno creano delle bellissime cascate, i tacchi di roccia calcarea e le macchie di una vegetazione ricca e diversificata. Perdasdefogu rientra inoltre in una delle aree della blue zone che vantano le più alte percentuali di longevità.
Cosa vedere a Perdasdefogu
Il territorio di Perdasdefogu risulta costellato di bellezze naturali: l’area protetta del Parco di Bruncu Santoru, ad esempio, in cui macchia mediterranea e boschi di lecci sono la dimora del cervo sardo. La sua varietà geologica e botanica ha richiamato l’attenzione di vari naturalisti e università italiane ed estere. Praticare varie attività come birdwatching e trekking in questo meraviglioso contesto è sicuramente un’esperienza che vi avvicinerà alla natura.
Tra tutte le grotte presenti in zona, Is Angurtidorgius è la più suggestiva di tutte: un complesso di cavità carsiche che si estendono per oltre 11 km, attirando speleologi da tutta Europa.
I corsi d’acqua presenti nella zona sono molteplici e danno vita in alcuni casi a fragorose cascate, come quella di Luesu.
Storia di Perdasdefogu
Dal punto di vista archeologico, nell’area sono presenti testimonianze significative dell’intervento umano e di insediamenti dall’età prenuragica. Vi sono infatti quattro Domus de Janas ascrivibili al neolitico recente; tre di esse si trovano in località Baccu Olia e costituiscono una piccola necropoli, mentre la quarta, un po’ più isolata rispetto alle altre, si trova in località Orruinas. Sono molti i segni tangibili lasciati in eredità dalla civiltà nuragica, dal nuraghe di Monte S’Orku ‘e Tueri e quello di Su Perduxeddu; dalle tombe dei giganti di S’Abba ‘e Ferru e quelle di Su Filissiu.